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Una serata per dire “semplicemente grazie” alle tante realtà che hanno messo le proprie forze in campo da oltre due anni e mezzo, facendo rete, per combattere il Coronavirus nel nostro territorio.

L’evento, organizzato da Regione Lombardia e ATS Brianza, è stato ospitato dall’Autodromo Nazionale di Monza, luogo simbolo essendo stato uno dei primi centri vaccinali massivi anti-covid.

 

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Semplicemente Grazie: Regione Lombardia e ATS Brianza ringraziano tutte le forze in campo nella lotta al coronavirus

 

Una serata per dire “semplicemente grazie” alle tante realtà che hanno messo le proprie forze in campo da oltre due anni e mezzo, facendo rete, per combattere il Coronavirus nel nostro territorio.

L’evento, organizzato da Regione Lombardia e ATS Brianza, è stato ospitato dall’Autodromo Nazionale di Monza, luogo simbolo essendo stato uno dei primi centri vaccinali massivi anti-covid.

Presente l’Assessore al Welfare di Regione Lombardia Guido Bertolaso, grande ideatore di quest’iniziativa visto anche il suo ruolo di coordinatore della prima fase della campagna vaccinale anti-covid.

In sala più di 300 persone, direzioni, operatori sanitari e non di ATS Brianza, delle ASST e degli altri enti sanitari del territorio, tante divise del terzo settore, Consiglieri Regionali, Medici di Medicina Generale e Pediatri, Farmacisti, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, degli enti locali e degli Ordini.

Il benvenuto a tutti i partecipanti è stato dato dal Presidente di Autodromo Nazionale Monza Giuseppe Redaelli che successivamente ha passato la parola al Direttore Generale di ATS Brianza Carmelo Scarcella che ha sottolineato il lavoro di squadra in questa impegnativa battaglia.

Grande emozione in sala ha suscitato la proiezione di un video che ha raccolto, attraverso delle foto, tanti momenti degli oltre due anni di lotta al virus: volti, luoghi, facce stanche ma determinate, sorrisi, commozione.

Attraverso le testimonianze di Eleonora Beretta, Infermiera coordinatrice del reparto di malattie infettive dell’Ospedale San Gerardo, Giuseppe Galli, volontario vicepresidente del coordinamento della Protezione Civile della provincia di Monza e di Gianmaria Bellazzi, imprenditore che ha messo a disposizione gli spazi per il centro vaccinale massivo di Monza ex Philips, sono stati ripercorsi i diversi momenti di lotta alla pandemia, dalla risposta immediata al virus nei primi giorni di pandemia, agli angoscianti giorni di lockdown, fino alla massiccia campagna di vaccinazione anticovid che ha portato la Lombardia ad essere la realtà con più vaccinati in percentuale in Europa.

Le conclusioni sono state affidate all’Assessore Guido Bertolaso che ha rivolto un grande ringraziamento a tutti i presenti, ricordando l’importanza del lavoro di squadra e invitando a non dimenticare quanto è stato fatto nei due anni e mezzo di pandemia, prendendo spunto dai tanti aspetti positivi per offrire una sanità sempre più efficace.

La serata è stata chiusa da “Cuori in Coro”, un coro diretto da Anna Abate che annovera tra i suoi componenti alcuni dipendenti dell’Ospedale San Gerardo e volontari della Croce Bianca e che raccoglie fondi per associazioni di volontariato del territorio. 3 canzoni in tema natalizio hanno riscaldato la sala attraverso il messaggio “Insieme si può vincere…Insieme faremo sempre la differenza perché ognuno di noi è una goccia ma il mare è fatto di tante piccole gocce”.

A tutti i presenti è stato consegnato un attestato in cui compare, oltre ai ringraziamenti, una frase di San Francesco d’Assisi “Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all’improvviso vi sorprenderete a fare l’impossibile”.

 

 introduzione    lezione di linguaggio
     
 introduzione    saluti istituzionali   
 
 

 

 

Un luogo virtuale di riferimento per tutti i caregiver dove trovare facilmente tutte le informazioni utili nell’orientamento ai servizi, nella vita quotidiana e nel percorso di cura, con preziosi consigli sia per il caregiver stesso che per il paziente che accudisce.

Da questa volontà ATS Brianza ha creato Assistere in Famiglia, il portale che si prende cura del caregiver.

 

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Assistere in Famiglia: ATS Brianza lancia il portale che si prende cura del caregiver

 

Un luogo virtuale di riferimento per tutti i caregiver dove trovare facilmente tutte le informazioni utili nell’orientamento ai servizi, nella vita quotidiana e nel percorso di cura, con preziosi consigli sia per il caregiver stesso che per il paziente che accudisce.

Da questa volontà ATS Brianza ha creato Assistere in Famiglia, il portale che si prende cura del caregiver.

pagina video"La figura del caregiver non è ancora debitamente riconosciuta e valorizzata - spiega il dr. Carmelo Scarcella, Direttore Generale di ATS Brianza - mentre in realtà sono sempre di più i familiari che si occupano di un proprio caro con disabilità grave o anziano e queste persone rappresentano un pilastro fondamentale per sorreggere la nostra società. Abbiamo quindi voluto fortemente creare questo sito internet  per offrire ai caregiver un punto di riferimento semplice, ricco di informazioni, interattivo, con diverse sezioni dedicate a materiale multimediale, eventi, principali patologie, i servizi sul territorio e la possibilità di avere assistenza immediata da parte dei nostri operatori".

https://assistereinfamiglia.org/, a questo indirizzo è possibile accedere al portale nato dal progetto di ATS Brianza con la collaborazione delle ASST del territorio (Asst Brianza, Asst Lecco, Asst Monza) e degli Ambiti territoriali.

"Il sito - prosegue il Direttore Generale - si inserisce in un contesto più ampio che la nostra Agenzia di Tutela di Salute ha pensato per sostenere i caregiver; infatti già nei mesi scorsi abbiamo organizzato sul territorio alcune edizioni della Scuola di Assistenza per Caregiver Familiari e che proseguirà nei prossimi mesi in altri Comuni delle province di Lecco e Monza. Vogliamo che questi eventi diventertanno poi un'attività normale all'interno delle Case di Comunità che stanno sorgendo in molti Comuni".

Il termine caregiver, parola inglese il cui significato è “colei e/o colui che presta cure”, e viene comunemente utilizzato per indicare la persona che, in un contesto familiare, si prende cura del familiare da assistere.

In Italia è stata ratificata la sola definizione del “caregiver familiare” con la legge di bilancio 2018 (Legge 27 Dicembre 2017, n. 205) che stabilisce all’articolo 1, comma 255, quanto segue: “si definisce caregiver familiare la persona che assiste e si prende cura del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto,.., di un familiare o di un affine entro il secondo grado,.., di un familiare entro il terzo grado che, a causa di malattia, infermità o disabilità anche croniche o degenerative non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé, sia riconosciuto invalido in quanto bisognoso di assistenza globale e continua di lunga durata ai sensi dell’articolo 3 della citata Legge n.104 del 1992 o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della Legge 11 Febbraio 1980 n. 18”.

Con la legge 23 del 30.11.22 Regione Lombardia riconosce la figura del caregiver familiare, la persona che per scelta volontaria assiste e si prende cura di un parente infermo o disabile. La nuova norma esalta e tutela il suo importante ruolo assistenziale e sociale. Il riconoscimento normativo (e non solo) del ruolo del caregiver familiare rappresenta un importante ‘primo passo’ verso la valorizzazione e il sostegno a coloro che si dedicano al proprio familiare e non per ultimo l’opportunità di riconoscere il caregiver quale attore attivo della rete dei servizi. 

l caregiver rappresenta la risorsa principale ed insostituibile per il malato e, pertanto, va aiutato e sostenuto quanto il malato stesso. Spesso l’individuazione del caregiver avviene per necessità, per designazione familiare o attraverso un meccanismo di selezione spontaneo da parte di un congiunto che volontariamente si assume l’impegno di assistere la persona malata.

La famiglia assume un ruolo cruciale in particolare quando si tratta di assistere persone “fragili”; con riguardo a ciò, le istituzioni quali Comuni ed enti sanitari, socio-sanitari e di Terzo settore hanno il compito di supportare la famiglia per reggere la situazione ed il carico di cura che essa comporta nel sostenere un’assistenza adeguata ad una situazione che può ancora essere gestita a domicilio.