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09 Novembre 2017

 

È importante che i genitori, sempre molto attenti alla tutela della salute dei propri figli, siano consapevoli che le vaccinazioni rappresentano uno strumento importante per proteggerli da numerose malattie, quali ad esempio il morbillo, i cui virus/batteri responsabili sono ancora in circolazione e rischiano di infettarli con conseguenze molto pesanti che arrivano, purtroppo, fino alla morte.

La vaccinoprofilassi rappresenta inoltre la tutela che la comunità tutta è in grado di garantire ai soggetti, adulti e bambini, più fragili e deboli che, per malattie come la leucemia, non possono immunizzarsi, e per i quali il contagio avrebbe conseguenze molto gravi.

In Italia dal 2013 si registra un abbassamento della copertura, che ha aumentato la circolazione e la trasmissione di malattie infettive e l’insorgenza di focolai epidemici (si ricorda a tal proposito l’epidemia di morbillo che ha coinvolto anche la Regione Lombardia, ed in particolare l’ATS Brianza, nel corso dei primi 6 mesi del 2017).

In queste settimane la nostra ATS, insieme alle ASST, le scuole e altri soggetti come i Medici di Medicina Generale e Pediatri, sono coinvolti nell’applicazione delle direttive relative alle vaccinazioni obbligatorie per i bambini che frequentano istituti scolastici, a partire dai nidi.

La maggior parte dei genitori si dimostrano al fianco delle autorità sanitarie e della scuola fornendo tutti gli elementi utili a confermare la copertura vaccinale dei propri figli e/o a contattare l’ASST per effettuare eventuali vaccinazioni mancanti.

Purtroppo in alcuni casi si manifesta una preoccupante confusione, fino ad arrivare a dover udire di genitori che con fierezza annunciano escamotage per aggirare le norme volte a tutelare la salute pubblica. Anche per questo, ci sono alcuni aspetti da sottolineare.

Attraverso il Decreto 11176 del mese di settembre, Regione Lombardia ha previsto, per l’ammissione alla frequenza di nidi e scuole dell’infanzia, la consegna della seguente documentazione: certificato vaccinale/copia libretto vaccinale, autocertificazione di avvenuta vaccinazione, attestazione/autocertificazione di richiesta di appuntamento per completare il ciclo vaccinale, attestazione del MMG/PdF di esonero temporaneo/definitivo ovvero di avvenuta immunizzazione per una o più vaccinazioni.

L’art.3 della Legge 119 del 31/07/2017, cita in maniera inequivocabile che i Dirigenti Scolastici sono tenuti a richiedere ai genitori, all’atto dell’iscrizione del minore, la presentazione della formale richiesta di vaccinazione all’ASST competente per territorio e non un semplice impegno a fissare un appuntamento entro la fine dell’anno scolastico.

L’ATS e le ASST, garanti della applicazione delle norme di obbligo vaccinale, stanno già effettuando controlli per tutte le tipologie di documentazione presentate. Regione Lombardia ha fornito iniziali indicazioni per il controllo dei minori i cui genitori non hanno presentato alcuna documentazione utile all’ammissione alla frequenza di nidi/scuole dell’infanzia. L’ATS ha segnalato i nominativi di questi minori alle ASST competenti, per l’avvio, in tempi brevi, del percorso di recupero vaccinale o del percorso sanzionatorio con eventuale esclusione alla frequenza delle scuole dell’infanzia.

Per quanto riguarda la presentazione di attestazione/autocertificazione di richiesta di appuntamento per completare il ciclo vaccinale, l’ASST procede, entro 30 giorni dal ricevimento della richiesta stessa, a fissare un appuntamento per la vaccinazione/colloquio; in caso di mancata presentazione viene inviata R/R con proposta di un nuovo appuntamento, che, in caso di ulteriore non rispetto, esiterà nell’avvio del percorso di inadempienza. Il controllo è pertanto molto puntuale e si concluderà in tempi brevi, non permettendo di arrivare a fine dell’anno scolastico senza aver adempiuto agli obblighi vaccinali.

Al di là delle polemiche “scontate” seguite all’emanazione dell’obbligo, le vaccinazioni sono e rimangono uno dei più sicuri ed efficaci strumenti di prevenzione e di lotta alle malattie infettive. L’introduzione delle vaccinazioni ha consentito nel tempo di ridurre la diffusione di malattie infettive gravi, che possono avere complicanze importanti o essere mortali e per molte delle quali non esiste oggi una terapia efficace.

Purtroppo negli ultimi anni sono state diffuse sui vaccini notizie false, prive di qualsiasi fondamento scientifico, che hanno generato disinformazione e allarmismo ingiustificato.

Nessuna polemica e nessun tentativo di posticipare i tempi per l’esecuzione delle vaccinazioni devono però distogliere la nostra attenzione dall’obiettivo principale di salute per il singolo e per la collettività: promozione della cultura per le vaccinazioni, recupero della fiducia nella comunità scientifica, scelte partecipate e condivise tra MMG/Pdf, servizi vaccinali e famiglie.

La vaccinazione è prima di tutto un diritto.

 

Dott. Silvano Lopez Direttore Sanitario dell’ATS della Brianza