Comunicati stampa 2024

19/12/2024                        

 

BOTTI DI CAPODANNO: COME COMPORTARSI CON IL PROPRIO ANIMALE

Il Dipartimento Veterinario di ATS Brianza fornisce consigli ai proprietari di animali domestici per affrontare l’abitudine di capodanno di esplodere petardi.

 

Consuetudine ormai consolidata a Capodanno è quella di far esplodere petardi, botti e fuochi d’artificio. Un’abitudine perciolosa per l’uomo e che provoca disagi e problemi ai nostri animali.

Il Dipartimento Veterinario di ATS Brianza ha nella sua mission la tutela e la protezione degli animali e fornisce quindi importanti consigli ai padroni degli animali domestici per far fronte a questa spiacevole consuetudine.

E lo fa attraverso le parole dei dirigenti veterinari Antonella Fiore e Virna Cavalli: “La prima regola in assoluto è tenere il più lontano possibile i propri cani e gatti dai luoghi dove si festeggia, cercando un ambiente il meno rumoroso possibile.

Per i cani che vivono all'esterno è fondamentale controllare che le recinzioni del giardino siano complete. In Lombardia è vietata la detenzione del cane alla catena e si sottolinea l'importanza, soprattutto durante questi eventi, di non lasciarli legati perché potrebbero strangolarsi. In ogni caso la cosa migliore è trovare un rifugio adeguato e sicuro, anche una cantina e garage, il messaggio principale è infatti di non lasciare i cani in giardino la notte di capodanno!

Per i cani che vivono in casa, il consiglio è di prendere un appuntamento per una visita comportamentale per tempo, soprattutto per chi ha animali che soffrono di fobie e patologie importanti come l’epilessia. Laddove ciò non fosse possibile, consigliamo di intraprendere, con l’aiuto del proprio medico veterinario, almeno con una settimana in anticipo e non meno di 48h prima, un trattamento a base di Nutraceutici. Altri accorgimenti sono quelli di applicare diffusori a base di feromoni e collari per cani con sostanze calmanti nella stanza che l’animale abitualmente ritiene un rifugio sicuro, iniziando qualche ora prima a preparare un ambiente rilassante con luci soffuse e musica/tv che abitualmente ascoltate e guardate insieme. Nel “rifugio sicuro”andranno collocati cuccia/cuscino/copertinaconfortante e messi a disposizione acqua e masticabili. Importante è anche avere l’accortezza di chiudere le imposte ed aver limitato nell’ambiente la maggior parte dei rumori esterni. Questi accorgimenti sono ancora più imprescindibili se il vostro animale sarà a casa da solo, quindi chiudere tutte le imposte e finestre e lasciare la musica o televisione accesa in modo da attutire e confondere i rumori.

Anche per i gatti il suggerimento è di tenerli in un luogo chiuso, possibilmente preparando loro un ambiente accogliente come quello descritto per il cane. Naturalmente stiamo parlando di gatti domestici, perchè rinchiudere i semiselvatici/selvatici, porterebbe per loro conseguenze peggiorative.

Tornando ai cani, se sapete che il cane ha paura e dovete uscire con lui, nei giorni in cui possono essere sparati i botti, munitevi di pettorina antifuga e se il cane si spaventa e vuole rientrare a casa assecondatelo, non obbligatelo a restare fuori, non utilizzate i collari a strozzo che possono essere dannosi alla sua salute nel caso il cane dia uno strattone.

È fondamentale non sgridare il cane se vedete che ha paura, cercate di confortarlo in modo che si senta compreso e capisca che può contare su di voi”.

 

 

Thomas Denti - UFFICIO STAMPA

SC INNOVAZIONE E COMUNICAZIONE

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18/12/2024

 

PESCE IN TAVOLA PER LE FESTE: COME VERIFICARE FRESCHEZZA E QUALITÀ?

Il Dipartimento Veterinario di ATS Brianza controlla la filiera di trasformazione e distribuzione dei prodotti ittici freschi. Ecco qualche consiglio utile.

 

Il dato è confermato dall’andamento delle vendite al dettaglio: nel periodo delle festività cresce il consumo di pesce. Ai piatti natalizi più tipici della tradizione lombarda sempre più si affiancano piatti a base di pesce, preparato nei più disparati modi. Dagli impianti di lavorazione e trasformazione, ai depositi frigoriferi ai punti vendita, ATS Brianza, attraverso il Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale, è impegnata col proprio personale a garantire che sulle nostre tavole arrivino prodotti di provata freschezza e sanità. Quasi 50 le ispezioni negli impianti effettuate da veterinari e tecnici di prevenzione nel corso dell’anno, per circa 200 controlli di laboratorio su pesce e molluschi.

I controlli ufficiali sui prodotti ittici sono volti innanzitutto a verificare i livelli minimi di freschezza in tutte le fasi di produzione, lavorazione e distribuzione. Piani specifici di monitoraggio e controlli di laboratorio attraverso analisi microbiologiche e chimiche riguardano la presenza di residui, contaminanti e parassiti. Il pesce è un alimento delicato, soggetto a rapido deterioramento. Per questo, una volta che l’abbiamo acquistato, dobbiamo sapere che è bene conservarlo in frigorifero per non più di 48 ore, in un contenitore o avvolto in una pellicola per alimenti, e provvedendo al più presto a ripulirlo delle viscere. La temperatura di conservazione consigliata è vicina allo zero per tutti i pesci, qualche grado in più per i molluschi bivalvi vivi, come ostriche, capesante, cozze e vongole, presenti in gran quantità nei piatti delle feste.

Ma quali sono i caratteri fondamentali di cui tener conto per rilevare la freschezza del pesce? I consigli vengono dalla dottoressa Antonella Fiore, dirigente veterinario di ATS Brianza, che si occupa di controlli sui prodotti della pesca: “Quando è freschissimo, il pesce presenta rigidità cadaverica, tratto che poi scompare. Ma è soprattutto l’odore che deve guidarci: quando è freschissimo o fresco sa di sale, quando è stantio o alterato è dolciastro fino ad assumere odore di ammoniaca. Altri caratteri accessori di cui tenere conto sono l’aspetto generale, che deve essere da brillante a vivo, e non smorto o cinereo, la consistenza, da soda a elastica, non molle o flaccida, l’occhio, da vivo a vitreo, non appannato o essiccato, le branchie, da bordeaux a porpora, non tendenti al mattone-carnicino.

Per quanto riguarda i molluschi bivalvi, all’atto dell’acquisto il consumatore deve verificare che i gusci siano privi di sudiciume, le conchiglie siano chiuse, o reagiscano al contatto richiudendosi”.

Attenzione va rivolta anche alle modalità di confezionamento e conservazione: le ostriche ad esempio devono essere confezionate e imballate con la parte concava del guscio rivolta verso il basso, i colli per la vendita al minuto devono restare chiusi fino alla presentazione al consumatore finale, importante è accertare che sia garantita una temperatura di conservazione dei molluschi, di qualche grado sopra lo zero, che non pregiudichi la sicurezza alimentare e la loro vitalità. Una volta sul banco della pescheria o del supermercato, inoltre il mollusco non deve essere nuovamente immerso in acqua o asperso.

Il pesce, se consumato crudo, può veicolare parassiti all’interno dell’organismo umano, come l’anisakis. Per questo gli operatori che utilizzano prodotti della pesca freschi per la preparazione di specialità crude devono aver eseguito il congelamento preventivo, obbligatorio per ragioni di sicurezza sanitaria. Per neutralizzare la presenza di possibili larve, molto sensibili al calore, è sufficiente esporre il pesce a 60° per 3 minuti.

I controlli a campione inoltre sono volti a verificare il rispetto dei limiti di istamina. Si tratta di una molecola organica, contenente azoto, che può raggiungere anomali livelli di concentrazione nel nostro organismo, causa di reazioni allergiche (diarrea, eritema, tachicardia etc.), a seguito dell’ingestione di determinati alimenti, in primis il pesce, quando esposto a condizioni di lavorazione e temperature di conservazione non corrette. Tra i pesci più comuni coinvolti ci sono tonni, sgombri, sardine, aringhe, agoni, acciughe, ricciole, ricche di un amminoacido, che in condizioni di scarsa igiene e cattiva conservazione si trasforma in istamina. Curare che siano osservate le corrette temperature di conservazione è fondamentale.

Un capitolo importante, su cui ATS Brianza svolge una vigilanza accurata, riguarda le frodi sui prodotti ittici, purtroppo diffuse e non facili da smascherare, soprattutto quando il pesce è venduto in tranci, filetti e simili. Pesci più pregiati, presenti nei mari e nei laghi in minor numero, sono più difficili da pescare, per questo vengono sostituiti con prodotti più diffusi, ma di minor qualità.

Ecco di seguito un elenco dei casi più frequenti:

Filetto di pangasio, pesce gatto Africano, al posto del filetto di merluzzo nordico.

Filetto di persico africano, diverso per specie e gusto, al posto del pesce persico.

Tonno pinne gialle, o tonno obeso, al posto del tonno rosso pregiato

Totano per calamaro; pagro per dentice; platessa per sogliola

Aragosta dai mari caldi o aragostella al posto dell’Aragosta del mediterraneo

Pesce congelato venduto come fresco: anche in questo caso occhio all’occhio, che spesso nel congelato appare bianco o opaco

 

 

Thomas Denti - UFFICIO STAMPA

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16/12/2024

 

ATS BRIANZA CREA LA GUIDA AI SERVIZI DEL SISTEMA SOCIOSANITARIO

L’Agenzia di Tutela della Salute ha diffuso un documento di facile consultazione per aiutare cittadini e operatori ad orientarsi nel mondo sociosanitario del territorio

 

Tra i principali obiettivi di ATS Brianza c’è sciuramente la volontà di semplificare l’accesso ai servizi per i cittadini, grazie ad un orientamento agevole. Tra i diversi progetti che l’Agenzia sta implementando su questo tema, spicca la creazione della “Guida ai Servizi del Sistema Sociosanitario in ATS Brianza”.

Con questa guida – spiega il Direttore Generale di ATS Brianza dott. Michele Brait - abbiamo voluto creare uno strumento unico e semplice da consultare per permettere di avere una panoramica con i principali servizi del mondo sociosanitario del territorio di ATS Brianza, che comprende le province di Monza Brianza e di Lecco. La guida è stata pensata per essere utile in primis ai cittadini, ma anche agli operatori dei servizi territoriali che, con questo documento, possono avere una mappatura funzionale per indirizzare correttamente gli utenti e fornire una risposta integrata ai bisogni”.

La Guida ai Servizi del Sistema Sociosanitario in ATS Brianza è strutturata in 5 macroaree (anziani, cure domiciliari, famiglia, disabilità e salute mentale, dipendenze e disabilità psichica) e 21 schede che contengono in modo semplice e immediato le informazioni necessario a capire di cosa si tratta, a chi ci si debba rivolgere, le modalità di attivazione, eventuali costi, compatibilità con altre misure e i link per gli approfondimenti.

Questo strumento nasce dal lavoro di squadra fatto da diverse strutture interne all’Agenzia di Tutela della Salute - evidenzia il dott. Antonio Colaianni, Direttore Sociosanitario dell’Agenzia - ed è pensato per essere in continua evoluzione; infatti, in base alle nuove normative e novità che intercorrerranno nel prossimo futuro, prevediamo un aggiornamento ricorrente e puntuale.

Abbiamo pensato ad un documento snello, di facile consultazione che aiuti nella ricerca dei servizi a disposizione per un’appropriata risposta al bisogno, contenente, per approfondire le diverse tematiche e sapere a chi rivolgersi, appositi link che rimandano ai siti specifici”.

 

La Guida ai Servizi del Sistema Sociosanitario in ATS Brianza è pubblicata sul sito di ATS Brianza ed è stata condivisa con gli enti del territorio in ambito sanitario, sociosanitario e sociale.

Di seguito il link alla guida

https://www.ats-brianza.it/images/documenti/direzione/guida-ai-servizi-del-sistema-sociosanitario-agg_12-12-24.pdf

 

 

Thomas Denti - UFFICIO STAMPA

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17/12/2024                    

 

L’EXPORT DI PRODOTTI AGROALIMENTARI IN UN CORSO DI FORMAZIONE ORGANIZZATO DA ATS BRIANZA

Si è svolto in due giornate a dicembre il corso di formazione organizzato da ATS Brianza, Regione Lombardia e Università degli Studi di Milano, con la partecipazione del Ministero della Salute, destinato a Medici Veterinari e operatori del settore alimentare che desiderano intraprendere il percorso verso l’abilitazione dei propri impianti all’export.

 

La crescita delle esportazioni agroalimentari è una realtà consolidata, tanto che già dal 2014 il valore è superiore a quello della crescita complessiva delle esportazioni per il nostro paese.

Infatti, il dato delle esportazioni agroalimentari si è attestato, nel 2023, su un valore che ha oltrepassato i 65 miliardi di euro (+5,4% sul 2022) e, di questi, ben 43,3 miliardi di euro si devono a prodotti trasformati dell’industria alimentare (+6,9%).

La prima giornata di lavoro è stata introdotta dal Direttore Generale dell’Agenzia di Tutela della Salute della Brianza Michele Brait che ha sottolineato come: “l’Export si conferma importante anche nelle province di Monza Brianza e Lecco dove attualmente sono presenti 7 impianti autorizzati ad esportare alimenti di origine animale verso paesi terzi, in particolare USA, identificando la nostra ATS leader nel settore in Lombardia. ATS Brianza è stata anche indicata da Regione Lombardia come Unità Operativa a Valenza Regionale per “filiere agro-alimentari ed export”, al fine supportare la governance regionale nel ruolo di coordinamento delle ATS nella materia specifica egarantire uniformità e rispetto dei requisiti di maggiore efficienza e qualità su tutto il territorio. Siamo quindi orgogliosi di contribuire a sostenere il Made in Italy nel Mondo”.

Nel territorio di ATS Brianza sono presenti anche 8 stabilimenti che producono ed esportano prodotti a base di latte, mentre sono 15 in totale quelli che esportano prodotti a base di carne (considerando anche gli impianti di macellazione e sezionamento carni).

Nel 2024 sono stati esportati direttamente, mediante certificati sanitari, 11.199.594 kg di alimenti a base di carne e prodotti a base di latte verso Peasi di tutto il Mondo: Albania, Algeria, Arabia Saudita, Australia, Azerbaigian, Barbados, Benin, Brasile, Bosnia, Canada, Cina, Colombia, Corea, Costa Rica, Cuba, Equador, El Salvador, Emirati Arabi, Etiopia, Figi, Filippine, Georgia, Germania, Giamaica, Giappone, UK, Hong-Kong, Indonesia, Islanda, Israele, Kuwait, Libano, Macao, Macedonia, Madagascar, Marocco, Messico, Montenegro, Mozambico, Norvegia, Panama, Repubblica Dominicana, Corea, Sud Africa, Serbia, Singapore, USA, Taiwan, Turchia, Ucraina, Thailandia, Uruguay, Venezuela, Vietnam.

Ecco le esportazioni divese per continenti: USA e Canada 3.571.714 kg, America del Centro e del Sud 184.248 kg, Asia 3.540.923 kg, Africa 2.696.790 kg, Oceania 89.882 kg, Europa 132.947 kg e Gran Bretagna 387.530 kg. A questi bisogna aggiungere il quantitativo derivante dalle attestazioni verso altri stabilimenti (esportazione indiretta) per 3.386.418,86 kg.

Rispetto al 2023 si evidenzia un incremento importante del volume delle esportazioni (1.157.055 kg in più) con un importante coinvolgimento del mercato americano (USA e Canada): 2.059.287,79 kg vs. 3.571.714,22 kg.

Nell’attività di controllo di queste produzioni, riguardo alle verifiche delle strutture di produzione, dei processi, delle materie prime, della loro tracciabilità, delle metodiche di autocontrollo, della valutazione dei referti analitici dei campionamenti di matrici effettuati durante le produzioni e sui prodotti finali, nel rilascio delle necessarie certificazioni, sono coinvolti a vario titolo circa 25 dirigenti veterinari di ATS Brianza, che giornalmente svolgono la loro attività presso questi impianti, al fine di certificare la salubrità e la conformità alle normative delle loro produzioni.

Mentre l’export verso paesi dell’Unione Europea non pone sostanziali problematiche tecniche e legali avendo legislazione comune – spiega il Dr. Mauro Fava, Dirigente Veterinario Responsabile della struttura Export Paesi Terzi di ATS Brianza - la situazione si complica quando si coinvolgono destinazioni extra-europee. L’export verso i paesi terzi, infatti, rappresenta una sfida impegnativa sia per il produttore, che deve sottostare a nuovi vincoli, sia per l’Autorità di controllo che, in tale meccanismo, assume un ruolo peculiare avvicinandosi alle funzioni di ente certificatore”.

Il corso di formazione organizzato da ATS Brianza, Regione Lombardia, Università degli Studi di Milano, con la partecipazione del Ministero della Salute, vista la complessità del contesto, ha visto la partecipazione di Medici Veterinari e operatori del settore alimentare col desiderio di intraprendere il percorso verso l’abilitazione dei propri impianti all’export.

La finalità del corso è stata quella di descrivere i meccanismi dell’export verso i paesi terzi, stabilendo i ruoli dei diversi attori del processo, nonché di introdurre nozioni di base relative alle legislazioni dei principali paesi destinatari dei prodotti nazionali. Il corso si configura come attività formativa di base sulla tematica export dei prodotti agroalimentari: accanto alle nozioni teoriche, sono state presentate anche esperienze di operatori del settore alimentare che con successo hanno già intrapreso tale percorso. L’evento si colloca in un momento storico che vede un forte ricambio generazionale della componente Medico Veterinaria pubblica, che determina la necessità di formare il personale neoassunto o di futura assunzione nel Sistema Sanitario Nazionale su una tematica altamente specifica nonché, come attestato dai dati, cruciale per l’economia della Regione e del Paese.

 

Thomas Denti - UFFICIO STAMPA

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12/12/2024                       

 

IN VACANZA CON IL PROPRIO ANIMALE, MA NON DIMENTICATE IL PASSAPORTO!

Portare il proprio animale da compagnia nei viaggi all’estero è un’abitudine consolidata. È necessario però dotarsi di passaporto animale.

 

In viaggio col proprio animale da compagnia, anche all’estero. È sempre più diffusa l’abitudine nelle famiglie di portare con sè in vacanza i propri animali domestici, in particolare cani e gatti. Non solo per i tradizionali periodi di soggiorno estivo, ma anche per le imminenti vacanze di Natale e fine anno. Lo rivelano i dati di ATS Brianza relativi al rilascio di passaporti per animali d’affezione, ben 2600 nell’ultimo anno. In queste ultime settimane si è registrato un incremento di richieste agli uffici del Dipartimento Veterinario, presenti nelle varie sedi territoriali dell’Agenzia nelle province di Monza e Lecco.

Per qualsiasi destinazione fuori dai confini nazionali, infatti, anche all’interno dell’Unione Europea, occorre che l’animale sia provvisto di apposito passaporto, e sia stato sottoposto ai trattamenti sanitari previsti, a partire dalla vaccinazione antirabbica, che deve essere somministrata almeno 21 giorni prima della partenza. Ma per la richiesta di questo documento, indispensabile per l’espatrio, è bene attivarsi per tempo.

La decisione di non lasciare il cane o il gatto a casa, ma di portarlo con sè nei giorni delle feste – spiega il dottor Diego Perego, direttore del Dipartimento Veterinario di ATS Brianza, e responsabile del Servizio Igiene Urbana Veterinaria – è un apprezzabile segnale di evoluzione culturale nella cura dei nostri animali da compagnia. Ma va programmata per tempo. Molti proprietari di cani non sanno infatti che, anche solo per una vacanza di pochi giorni in Svizzera o in Francia, il passaporto è indispensabile, e magari rischiano in buona fede di incorrere in qualche violazione di legge. Per questo raccomandiamo agli utenti di rivolgersi ai nostri uffici per ottenere tutte le informazioni e predisporre la documentazione necessaria col dovuto preavviso, e soprattutto, se parliamo di mete extraeuropee, di verificare tutte le prescrizioni sanitarie richieste presso le autorità del Paese di destinazione”.

Tornando ai numeri, dei circa 2600 passaporti rilasciati da ATS Brianza nell’ultimo anno, il 90% ha riguardato cani, il 10% gatti. A questi si aggiungono i circa 300 certificati di espatrio, previsti per Paesi fuori dall’Unione Europea. Nel corso dell’anno il picco di rilasci ha riguardato il mese di luglio, con ben 504 passaporti emessi. Seguono giugno con 291 e maggio con 262.

Su questo fronte di attività di ATS non mancano peraltro le curiosità, come i certificati di espatrio richiesti per pappagalli e conigli.

Tutte le informazioni utili sono disponibili sul sito di ATS della Brianza al seguente link:

Animali all'estero - Rilascio di passaporto per cani, gatti, furetti e certificati per l'espatrio di piccoli animali al seguito dei viaggiatori

 

 

Thomas Denti - UFFICIO STAMPA

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