Comunicati Stampa - 2018
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01/02/2018
WHP: LE AZIENDE DIVENTANO PROTAGONISTE DELLA SALUTE DEI LAVORATORI.
L’ATS BRIANZA PRESENTA IL PROGRAMMA CHE PROMUOVE LA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO E PREMIA LE AZIENDE ADERENTI DURANTE UN INCONTRO OSPITATO IN CONFINDUSTRIA LECCO E SONDRIO
Si è tenuta mercoledì 31 gennaio, presso la sede lecchese di Confindustria Lecco e Sondrio, la presentazione del programma che fa riferimento alla rete regionale Workplaces Health Promotion e la premiazione delle aziende aderenti.
Il programma valorizza la responsabilità sociale delle aziende, ponendo in campo azioni utili a favorire scelte di salute dei lavoratori e delle loro famiglie Scegliendo ogni anno 1 area tematica d’intervento tra alimentazione, contrasto al fumo, attività fisica, contrasto alle dipendenze e benessere e conciliazione famiglia lavoro, le aziende aderenti mettono in atto buone pratiche a favore della salute dei propri lavoratori. Alcuni esempi di azioni: miglioramento dell’offerta nei menù della mensa, disponibilità di frutta per la pausa, opportunità per la pratica di sport e attività ludico motoria nella pausa, convenzioni con palestre, gruppi di acquisto, policy antifumo, percorsi per la cessazione tabagica, gestione delle dipendenze, opportunità per favorire i lavoratori con criticità familiari e tante altre utili azioni.
All’incontro erano presenti aziende già facenti parte del percorso, ma anche altre non ancora inserite, ma che hanno potuto rendersi conto dei benefici portati dal programma.
L’Ing. Andrea Barison, Responsabile Ambiente e Sicurezza di Confindustria Lecco e Sondrio, ha salutato i presenti, sottolineando l’importanza di queste buone pratiche: “La promozione della salute nei luoghi di lavoro è un tema sempre più centrale e Confindustria vuole continuare ad affiancare ATS nella diffusione di questo programma e tutte le azioni correlate. Queste pratiche sono importanti sia per i singoli lavoratori ma anche per le aziende nel loro complesso. È sicuramente una sfida anche di competitività per il futuro del territorio”.
La Dott.ssa Manuela Franchetti, Direzione Sanitaria ATS Brianza, ha evidenziato come: “Per la nostra Agenzia di Tutela della Salute è molto rilevante il tema e qua troviamo terreno fertile con ad una rete consolidata grazie soprattutto alla collaborazione di Confindustria. Il cardine del progetto è presidiare i fattori rischio relativi alle malattie degenerative cioè far sì che le aziende promuovano all’interno comportamenti di benessere e tutela della salute. Ciò ha un altro importante risultato, poiché i lavoratori poi portano messaggio di salute anche fuori, in famiglia e nelle altre relazioni.
La nostra ATS continuerà a portare avanti attività di promozione della salute dei lavoratori, non solo da promotore, ma in prima persona come azienda quindi al proprio interno”.
La Dott.ssa Giada Spizzirri, referente del progetto per l’ATS, ha presentato il progetto whp, le sue declinazioni nel territorio, le modalità di partecipazione e l’applicazione delle tematiche. Per tutte le aziende interessate l’ATS è disponibile a recarsi nei luoghi di lavoro per presentare il progetto e per un accompagnamento continuo durante il percorso.
Un esempio concreto è stato fornito da un’azienda che dal 2015 fa parte del programma e che quindi ha messo in campo già azioni in tutte le aree tematiche e che continua a mantenerle attive.
Infatti, il Dott. Luigi Di Pede, Responsabile della sede di Garbagnate Monastero dell’azienda ABB spa, che aderisce anche nelle altre sedi di Bergamo, Dalmine e Frosinone, ha raccontato la propria esperienza: “In 3 anni abbiamo affrontato tutte le aree tematiche, 2 per ogni anno.
Abbiamo registrato davvero ottimi risultati, tanti lavoratori hanno adottato comportamenti consigliati come per esempio smettere di fumare e un’alimentazione più sana.
Ci vuole sicuramente tanta buona volontà, investimenti soprattutto di impegno e di mentalità.
Fondamentale è la dirigenza che dà esempio e stimola lavoratori in queste buone pratiche.
Un impatto forte si riflette poi anche sulla sicurezza sul lavoro, queste misure sono anche di prevenzione e riducono per esempio i rischi di infortuni”.
Proprio questo rapporto tra promozione della salute e sicurezza nelle aziende è stato analizzato dalla Dott Claudia Toso del Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dell’ATS Brianza.
Infine, l’Agenzia di Tutela della Salute ha premiato tutte le aziende che aderiscono al programma whp, anche quelle che si sono iscritte nel 2017 e che stanno pianificando le azioni per il 2018 e quelle che per il 2017 non hanno svolto nuove attività ma hanno mantenuto attive le azioni attuate negli anni precedenti. Erano presenti e sono state premiate ABB Spa, ASST di Lecco, ATS BRIANZA, BIOKOSMES Srl, CLARIANT Plastics & Coatings (Italia) Spa, DELNA , INAIL sede di Lecco, LIMONTA e NOVATEX Italia Spa.
Alle aziende è stata regalata una vetrofania da portare in azienda che possa testimoniare ai lavoratori e a chi arriva in azienda l’adesione della società al programma e una mela in ceramica come simbolo di salute.
Il 20 febbraio alle 14, l’ATS presenterà analoga iniziativa per il territorio di Monza, presso la Sala Congressi Assolombarda Confindustria Milano,Monza e Brianza .
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12/02/2018
IL PRESIDENTE DELL’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ WALTER RICCIARDI INCONTRA I DIPENDENTI DELL’ATS BRIANZA
Una mattinata speciale per i dipendenti dell’ATS della Brianza. Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi ha accettato l’invito del Direttore Generale dell’ATS Massimo Giupponi e lo scorso giovedì ha incontrato i dipendenti dell’Agenzia di Tutela della Salute in un momento che ha offerto importanti spunti di lavoro.
Il Professor Ricciardi, recentemente nominato Commendatore della Repubblica in considerazione di particolari benemerenze in campo scientifico e sanitario, ha parlato dell’odierna situazione sanitaria, portando all’attenzione temi in stretta connessione con il lavoro che si svolge all’interno dell’Agenzia.
L’appuntamento di questa mattina fa parte della serie di "Incontri con l'esperto" dal titolo "TELL ME" organizzati dalla Direzione dell’ATS; appuntamenti in cui professionisti con diverse esperienze condividono la loro storia e offrono così spunti interessanti per il lavoro quotidiano svolto nell’Agenzia.
“Questo progetto - spiega il dott. Giupponi - riveste per noi grande valore, perché ci siamo resi conto che una delle fatiche maggiori è mettersi in gioco per cambiare. Ogni giorno, nel nostro compito di garantire una presa in carico per alcuni aspetti nuova della salute dei cittadini, dobbiamo affrontare scelte che presuppongono cambiamento e relativa fatica. Con questi incontri vogliamo trasferire delle ragioni e degli esempi per stimolare il giusto coraggio di cambiare in modo efficace”.
“Il Prof. Ricciardi - continua il Direttore Generale - con la sua grande esperienza nei più importanti enti in ambito sanitario in Europa e nel Mondo ci fornisce un contributo di livello assoluto che parla di dinamiche internazionali ma che in realtà è strettamente connesso con le sfide che quotidianamente sono alla base del nostro impegno”.
Il Prof. Walter Ricciardi, già Presidente tra le altre dell’Associazione Europea di Sanità Pubblica e attuale rappresentante italiano nell'Executive Board dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha fornito un quadro specifico sula situazione della sanità, sia a livello internazionale, sia a livello nazionale. Lo stesso è stato poi trasposto sulla realtà lombarda.
“Viviamo in una fase di grandi sfide - sottolinea il Prof. Ricciardi - una fase in cui si sta abbattendo una tempesta perfetta sulla sanità europea e italiana, legata a molteplici fattori; alcuni esempi sono l’anzianità crescente della popolazione, l’aumento delle patologie croniche, un incremento esponenziale della domanda e dei bisogni degli individui che va in modo opposto rispetto ad una disponibilità economica sempre minore”.
“Piangere però non serve a nulla - prosegue Ricciardi -, come si evidenzia in un territorio come questo, abbiamo i mezzi per poter affrontare in modo organizzato ed efficace questa minaccia. Partendo dallo studio della popolazione, dai bisogni evidenziati, dalle risorse finanziare disponibili e dalle evidenze/ricerche relative, dobbiamo arrivare a prendere decisioni risolutive.
Il vostro lavoro è un’interfaccia tra i bisogni dei cittadini e l’erogazione dei servizi, quindi dobbiamo e possiamo lavorare per evitare il collasso del sistema sanitario e risultare sempre più aderenti a ciò che serve ai pazienti. Sicuramente vedo in questa ATS vedo la giusta implicazione nel voler mettersi in gioco per cambiare”.
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30/01/2018
CONCILIAZIONE E OLTRE: ATS, PROVINCIA DI MONZA, UNIVERSITÀ E AFOL SI SONO TROVATE PER UN CONVEGNO SUL TEMA CONCILIAZIONE VITA LAVORO
Martedì 30 gennaio, presso la sede della Provincia Monza-Brianza, si è svolto il seminario CONCILIAZIONE E OLTRE - Esperienze dal Centro Interuniversitario Culture di Genere.
L' iniziativa rientra tra le azioni di sistema del Piano Territoriale Biennale di Conciliazione vita lavoro dell'ATS Brianza e, in particolare, rappresenta il lancio del progetto “Genitorialità tra conciliazione e innovazione” presentato dall'Università degli Studi Milano Bicocca attraverso il Centro Interuniversitario Culture di Genere ed in partenariato con l'Agenzia per la Formazione l'Orientamento e il Lavoro di Monza e Brianza (AFOL).
Il seminario è stato aperto dai saluti del Vicepresidente della Provincia di Monza e Brianza Concettina Monguzzi e ha visto la partecipazione e gli interventi di esperti sul tema provenienti dal mondo universitario, oltre alla Dott.ssa Clara Camerin dell’ATS Brianza, che ha illustrato il Piano biennale di conciliazione vita lavoro attivo sul territorio.
La Dr.ssa Clara Camerin, referente sul tema per l’ATS della Brianza, illustra gli elementi innovativi del Piano Territoriale: “Questo seminario rappresenta una delle azioni del Piano Territoriale che evidenzia l’investimento volto a favorire un reale e significativo cambiamento culturale, attraverso diverse tipologie di azioni e di interventi.
Va sicuramente sottolineata la profonda integrazione tra le progettualità, che ha visto l' importante lavoro dei diversi attori del territorio, significativamente rappresentativi di molteplicità di realtà: Comuni, Terzo Settore, Associazioni Datoriali e Sindacali, Enti pubblici e privati etc. Gli stessi realizzano una costante collaborazione volta al consolidamento delle esperienze già attive sul territorio e all’individuazione di modalità e progettualità sempre più innovative, allo scopo di sostenere il benessere delle famiglie e dei lavoratori. Il consolidato lavoro sinergico dei soggetti partecipanti all’attuale Piano Territoriale rappresenta un punto di forza fondamentale”.
La Dr.ssa Carmen Leccardi, Coordinatore del Centro Interuniversitario Culture di Genere, spiega come: “Il centro rappresenta la condivisione di sapere e professionalità di 7 università rappresentate dai diversi relatori al seminario. Parlare di conciliazione vuole dire parlare di genere ed in particolare di condivisione, ma soprattutto di equilibrio tra lavoro remunerato e lavoro di cura. Il lavoro di cura si caratterizza per essere etico perché si prende cura delle relazioni tra individui. Inoltre risulta evidente come ad oggi si parli di coppia a doppio reddito, ma non di coppia a doppia cura per cui il vero tema deve essere quello della condivisione per superare gli stereotipi di genere, proprio per questo è necessario andare oltre, proprio come evidenzia il titolo dell' iniziativa”.
La Dr.ssa Sveva Magaraggia, dell’Università Bicocca, ha illustrato il progetto “Genitorialità tra conciliazione e innovazione” spiegando come: “L'obiettivo è quello di contrastare la diffusione degli stereotipi di genere per costruire un percorso capace di promuovere una cultura di parità tra uomo e donna. Nel trattare la conciliazione diventa fondamentale parlare di conciliazione condivisa come vantaggio reciproco per sperimentare il piacere familiare ma anche la responsabilità. Per questo è necessario un percorso di innovazione culturale che favorisca il benessere lavorativo, organizzativo e di vita”.
L'incontro, che ha visto la partecipazione di numerosi interlocutori, è il primo di una serie di momenti di formazione e confronto in cui la responsabilità di cura e la condivisione dei compiti tra generi saranno all'attenzione di un processo reciproco di scambio tra il sapere della ricerca, portato dall'Università, e le esperienze che si stanno realizzando sul territorio dell' ATS della Brianza.
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07/02/2018
CONVEGNO “LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI TRA SOGGETTI, ISTITUZIONI E VITA QUOTIDIANA”. Martedì 27 febbraio dalle 14.00 alle 18.00 presso ASST Lecco - Ospedale "A. Manzoni"
L’Asst di Lecco ospiterà, presso l’aula magna del Presidio Ospedaliero A. Manzoni nel pomeriggio di martedì 27 febbraio, un convegno dal titolo “La conciliazione dei tempi tra soggetti, istituzioni e vita quotidiana”.
L’appuntamento si inserisce nell’ambito delle azioni messe in atto dalla Regione Lombardia, approvate nel Piano Territoriale Biennale di Conciliazione Vita Lavoro dell’ ATS della Brianza, volte a favorire la conciliazione vita lavoro e il welfare aziendale. Il Centro Interuniversitario Culture di Genere, l’Agenzia Formazione Orientamento Lavoro (AFOL) Monza‐Brianza e l’Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Lecco, in collaborazione con l’Agenzia di Tutela della Salute (ATS) della Brianza, promuovono un evento informativo teso a favorire la discussione intorno a quelle che sono le condizioni più idonee a sviluppare oggi una cultura di parità tra maschile e femminile, anche per quanto riguarda la condivisione delle responsabilità di cura e delle diverse attività e responsabilità familiari.
Alla luce di importanti obiettivi, quali la ricerca di nuove strategie per migliorare la qualità della vita e il benessere degli individui e delle relazioni all’interno delle famiglie, il convegno coinvolgerà una pluralità di attori (cittadine, cittadini, lavoratrici e lavoratori, associazioni di categoria, imprese, sindacati, policy makers, terzo settore) per analizzare le questioni aperte.
In termini più generali, si punterà l’attenzione sull’importante passaggio, oggi all’ordine del giorno, dalla conciliazione alla condivisione (tra uomini e donne) delle responsabilità familiari e del lavoro di cura.
Ampio spazio sarà inoltre dato alla presentazione di esempi di buone pratiche di conciliazione (nel settore pubblico e privato, a partire da nuovi modelli di organizzazione aziendale).
L’incontro avrà anche come obiettivo quello di fornire informazioni esaustive e complete sul tema della conciliazione tra vita pubblica e privata, tra lavoro remunerato e lavoro di cura, nonché sui principali provvedimenti legislativi adottati in materia, sulle molteplici risorse territoriali e sulle possibilità di interazione tra soggetti (pubblici e privati) operanti nel contesto lombardo e lecchese. Inoltre l’appuntamento servirà a creare un momento di confronto a partire dal riconoscimento delle soggettività in campo, femminili e maschili, e a definire un modello di cittadinanza sociale più inclusivo.
Il convegno è destinato a tutte le professioni sanitarie e agli assistenti sociali e la partecipazione è aperta a tutte le associazioni, alle imprese ed ai cittadini.
Il responsabile scientifico è il dott. Enrico Frisone, Direttore Socio Sanitario dell’Asst di Lecco, mentre Katia Sala, Direttore Responsabile di Teleunica, darà il suo contributo come moderatore.
I docenti che interverranno sono:
- Stefania Leone – Centro Interuniversitario Culture di Genere – Ricercatore Universitario
- Adriana Ventura – Provincia di Lecco – Consigliera di Parità
- Claudia Moneta – Direzione Generale reddito di autonomia e inclusione sociale di Regione Lombardia –
- Direttore Vicario e dirigente UOC Indirizzi di programmazione sociale e promozione delle formazioni sociali
- Clara Camerin – ATS della Brianza – Psicologa Psicoterapeuta
- Federica Bolognani – Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera – Assistente Sociale
- Clara Locatelli – Società Cooperativa Sociale Sineresi ‐ Coordinatrice dei servizi di assistenza educativa
- scolastica e dei centri ricreativi
- Antonio Bartesaghi – OMET S.r.l. – Presidente OMET
- Laura Fumagalli – ASST di Lecco – Collaboratore Amministrativo
- Carmen Leccardi ‐ Centro Interuniversitario Culture di Genere – Ricercatore Universitario
Programma in allegato.
È possibile iscriversi collegandosi al sito https://serviziweb.inaz.it/formaz_aolecco/Index.aspx
(N.B al primo accesso registrarsi come utente esterno al Portale Formazione). Una volta effettuata la registrazione al portale ci si può iscrivere al corso.
PARTECIPAZIONE E CREDITI ECM
La soglia minima di partecipazione richiesta per corsi di sole 4 ore è del 100%;
per tutti gli altri casi la soglia minima di frequenza richiesta è dell’80% delle ore totali previste.
Secondo le indicazioni contenute nella D.G.R. n 17008 del 28 dicembre 2017, all’evento sono stati
preassegnati n. 2,8 crediti ECM.
È stato richiesto l’accreditamento per gli assistenti sociali presso il CROAS Lombardia (numero crediti formativi in fase di definizione).
L’attestato crediti sarà rilasciato solo ed esclusivamente ai partecipanti che avranno superato il
questionario di apprendimento e che avranno raggiunto la soglia minima di partecipazione.
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17/01/2018
UN REPORT SUI PARTI IN ATS DELLA BRIANZA: SPICCA LA PERCENTUALE DI PARTI NATURALI, NOTEVOLMENTE PIÙ ALTA RISPETTO A MEDIA NAZIONALE E REGIONALE
L’analisi dei diversi dati relativi ai parti nel territorio dell’ATS della Brianza, quindi delle province di Lecco e Monza, fornisce indicazioni molto interessanti.
“Abbiamo raccolto ed elaborato informazioni che descrivono l’andamento dei parti – spiega la Dott.ssa Elisabetta Merlo della Direzione Sanitaria – attraverso il Servizio Epidemiologia della nostra Agenzia di Tutela della Salute”.
“Presso i presidi territoriali dell’ATS della Brianza nel 2016 (i dati del 2017 sono ancora in fase di elaborazione e appaiono assolutamente allineati) – continua la Dott.ssa Merlo - si sono registrati, tramite le Schede di Dimissione Ospedaliera, 9.862 parti, di cui 7.542 (76%) a favore di donne residenti. La maggioranza (41%) dei parti sul nostro territorio, considerando anche chi è venuto da fuori ATS, è avvenuta negli ospedali dell’ambito territoriale della ASST di Monza e, in particolare, la Fondazione Monza Brianza per il Bambino e la sua Mamma (FMBBM) è la struttura che ha registrato il più alto numero di nascite (2.650, 27% del totale). Concentrando l’attenzione sulle donne residenti nel territorio dell’ATS della Brianza, i centri nascita con maggiore attività sono la Fondazione (26,1%) e gli ospedali di Carate (18,2%) e Lecco (17,8%).
Le strutture con maggior attrattività per soggetti non residenti sono l’Ospedale di Vimercate e la FMBBM (rispettivamente oltre un terzo e oltre un quarto del totale delle rispettive produzioni)”.
Sicuramente l’elemento più significativo è relativo alla grande percentuale di parti naturali: “Considerando la quota di parti cesarei effettuati, si riscontra un valore complessivo pari al 20,9% del totale dei parti, dato molto positivo e decisamente più basso rispetto al dato medio 2015 dell’Italia (34,1%) e della Lombardia (28%) e dunque più vicino a quanto raccomandato a livello nazionale e internazionale”.
Se andiamo poi a considerare l’andamento della gravidanza, , in media nell’ATS quasi tre quarti dei dei parti è avvenuto in modo spontaneo e nel 79% dei casi è stato fisiologico e in oltre metà delle gravidanze sono state effettuate fino a 4 visite di controllo, mentre nei restanti casi ne sono state effettuate di più: secondo quanto indicato dalle Linee Guida ministeriali sulla gravidanza fisiologica non è possibile definire un numero ottimale di visite nei Paesi sviluppati, ma se ne devono effettuare almeno quattro”.
Altro dato di rilievo riguarda l’età delle partorienti: “Non si riscontrano differenze di rilievo per quanto riguarda l’età al parto tra i tre distretti ATS e l’età media per le donne di cittadinanza straniera non si discosta molto rispetto a quella relative alle donne italiane (in media, rispettivamente, 30,1 e 33,1 anni)”.