Nuovo allestimento tecnologico e strutturale di una delle due sale di Emodinamica della struttura cardiologica dell’Ospedale di Vimercate. L’installazione più significativa riguarda un nuovo angiografo - apparecchiatura radiologica che consente di esaminare il profilo dei vasi sanguigni e delle strutture cardiache – con software e componenti di ultimissima generazione, il meglio oggi sul mercato delle tecnologie medicali.

   ASST Vimercate 

 

L’investimento dell’ASST è di 470.000 euro, a cui si aggiungono altri 40.000 euro per lavori di ristrutturazione impiantistica e muraria. 

 

Vale la pena ricordare che il laboratorio di Emodinamica, struttura di cui è responsabile Stefano Garducci, ha registrato nell’ultimo anno 550 angioplastiche coronariche, di cui 150 in emergenza, su pazienti colpiti da infarto miocardico, oltre a quasi una ventina di interventi strutturali di chiusura di difetti cardiaci interatriali.

Il nuovo angiografo “presenta innumerevoli vantaggi - spiega Stefano Garducci - rispetto al precedente modello: ergonomia avanzata, funzioni per la radioprotezione, che riducono al minimo la dose di radiazioni, e per il monitoraggio costante della dose di radiazione durante la procedura”.

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Nunzio del Sorbo, Direttore Generale e Stefano Garducci responsabile del  laboratorio di Emodinamica dell’ASST Vimercate

 

 

La strumentazione è dotata di un Large Display, un monitor medicale a colori di 56 pollici, grazie al quale è possibile configurare fino a 12 differenti combinazioni di schermate direttamente dal tavolo di lavoro. Di più: l'immagine di interesse clinico può essere ingrandita fino al doppio della grandezza ottenibile con un display standard. 

 “La nuova macchina – racconta Garducci -  non è più un semplice angiografo,  ma un vero e proprio  sistema multimodale e multifunzionale  grazie alla possibilità  di utilizzo integrato , dell’ ecografia intravascolare ( IVUS )e della tomografia  a coerenza ottica (OCT ) : metodiche di imaging intravascolare che permettono la visualizzazione dei vasi e della riserva  di flusso , un parametro legato a  differenze pressorie che attualmente  rappresenta il “gold standard”  per la valutazione della entità delle stenosi coronariche”.

Infine la funzione 3D della macchina che permette di ricostruire immagini tridimensionali di vasi e cavità, consentendo procedure diagnostiche e terapeutiche avanzate.

 “In ultima analisi – sottolinea Nunzio Del Sorbo, Direttore Generale dell’ASST - l’utilizzo del   nuovo angiografo con integrati dispositivi di secondo livello sia di “ imaging” intravascolare che  funzional,i oltre a garantire una maggior sicurezza per  pazienti ed operatori consentirà un sensibile  miglioramento qualitativo e quantitativo delle procedure interventistiche cardiologiche nel nostro Ospedale”.