Farmaci equivalenti

ATS della Brianza prosegue nell’impegno ad incentivare e diffondere l’uso dei farmaci generici/equivalenti. Questi farmaci non sono meno efficaci o meno sicuri di quelli originali, “di marca”. La sola differenza è che hanno un nome diverso e costano meno perché non sono più coperti da brevetto.
Quello che conta nei farmaci è infatti il principio attivo e i farmaci generici hanno lo stesso principio attivo dei loro “gemelli” di marca.

Un farmaco cosiddetto generico o equivalente nasce quando scade il brevetto (il marchio di esclusiva dell’azienda farmaceutica produttrice). Cadendo questa esclusiva, cade il condizionamento sul prezzo e i farmaci equivalenti vengono commercializzati a prezzi molto più bassi.
Questo meccanismo ha un’inevitabile riflesso a catena: la diffusione nei farmaci generici induce la aziende farmaceutiche ad abbassare anche i prezzi di quelli originali. L’utilizzo e la diffusione dei farmaci generici/equivalenti significa un risparmio per la collettività, risorse economiche in più che possono essere utilizzate per finanziare da un lato la ricerca e dall’altro per offrire ai cittadini più servizi.
L´espressione farmaco equivalente per definire questi medicinali è stata introdotta con la legge n. 149 del 26 luglio 2005 ("Conversione in legge con modificazioni del decreto legge n. 87/05 recante disposizioni urgenti per il prezzo dei farmaci non rimborsabili dal SSN"). La legge, all´articolo 1, dispone che le aziende farmaceutiche appongano la nuova dicitura, considerata più precisa, nelle confezioni dei medicinali in commercio: il termine "generico" è dunque ormai obsoleto.