COME FAVORIRE LA REGOLARITÀ INTESTINALE

QUALI SONO I FATTORI CHE CAUSANO DISORDINI INTESTINALI?


Vari sono i fattori che causano o favoriscono la stitichezza, tra i quali:

  • Consumo insufficiente di fibra nella dieta
  • Consumo insufficiente di liquidi
  • Ridotta mobilità (persone costrette su una sedia o a letto) e dipendenza dagli altri per soddisfare
    il bisogno di evacuare
  • Uso cronico di lassativi
  • Alcuni farmaci possono aumentare il rischio di stitichezza (es. antidepressivi, ferro)
  • Ansia, depressione, decadimento cognitivo e dolore
  • Malattie intestinali.

 

COME FAVORIRE LA REGOLARITÀ INTESTINALE?


Per prevenire la stitichezza bisogna assicurarsi che la persona sia consapevole di quali siano i fattori che ne
aumentano il rischio e che cosa si possa fare per ridurlo. L’informazione fornita dovrebbe riguardare:

  • Dieta e assunzione di liquidi: incoraggiare la persona a bere almeno 6/8 bicchieri di liquidi
    al giorno (circa 1 litro e mezzo nelle 24 ore), salvo diversa indicazione del medico.


Aggiungere alla dieta alimenti naturali ricchi di fibra:

  • Tutta la verdura
  • Tutta la frutta, compresa quella secca
  • Cereali e pane integrale
  • Legumi (es. fagioli, piselli)
  • Banane, fiocchi d’avena, succhi di frutta, verdura passata e in scatola se si tollerano solo
    alimenti morbidi
  • Esercizio fisico: la mancanza di attività fisica regolare è un fattore di rischio per la stitichezza.
    Se la persona si muove autonomamente è utile camminare almeno 15-20 minuti una o due volte al giorno. Alla persona con ridotta mobilità si può suggerire di fare almeno 50 passi
    due volte al giorno. Per le persone incapaci di camminare o che sono costrette a letto, sono
    raccomandati, quando le condizioni lo permettano, esercizi a letto, per esempio, il sollevamento
    alternato delle gambe.

ABITUDINI EFFICACI

Alcune abitudini possono favorire l’insorgenza della stitichezza, per cui è bene indicare alla persona alcune modalità di “educazione” intestinale:

  • Andare in bagno a un orario regolare ogni giorno (per esempio la mattina dopo la colazione)
  • Se appropriato, incoraggiare la persona, durante l’evacuazione, a sedersi con entrambi i
    piedi appoggiati al pavimento o a uno sgabello e a piegarsi leggermente in avanti; mettendo
    le ginocchia più in alto rispetto alle anche si aumenta la pressione addominale e si aiuta il
    movimento della massa fecale nel retto
  • Per la persona costretta a letto, la posizione sul lato sinistro facilita il movimento delle feci
    attraverso l’intestino; le gambe vanno piegate verso l’addome, per facilitare l’uso dei muscoli
    addominali che aiutano la defecazione
  • Il tempo dedicato all’evacuazione deve rispettare le necessità di ognuno, senza creare ansia
  • Il rispetto della privacy è fondamentale: l’evacuazione in presenza di altre persone può limitare
    la spontaneità della defecazione.