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 ALIMENTAZIONE E SISTEMA IMMUNITARIO

La senescenza comporta un fisiologico declino delle funzioni fisiche e mentali, che è variabile da soggetto a soggetto e con l’avanzare dell’età aumenta il rischio di sviluppare malattie croniche non trasmissibili, tra cui patologie neurodegenerative, cardiovascolari, diabete e tumori. Nell’anziano, frequentemente, si assiste ad una riduzione degli apporti alimentari con conseguente perdita di peso anche importante, riduzione della massa muscolare e rischio di malnutrizione; spesso si associano problemi di masticazione e di deglutizione ed è quindi fondamentale assicurare un adeguato supporto nutrizionale. Una corretta alimentazione e uno stato nutrizionale ottimale rappresentano un fattore di protezione nei confronti della maggior parte delle patologie che influenzano negativamente la qualità della vita ed incidono significativamente sulla riduzione dei livelli di autonomia e di attività fisica, sul deterioramento cognitivo e di immunocompetenza.

 


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È noto che la nutrizione svolge un ruolo essenziale nello sviluppo e nel mantenimento del sistema immunitario. Le carenze nutrizionali possono compromettere la risposta immunitaria e rendere il nostro organismo maggiormente esposto alle patologie degenerative ed alle infezioni. Un buono stato nutrizionale ed un’alimentazione varia e completa possono contribuire a potenziare le capacità di difesa immunitarie e quindi a combattere più efficacemente l’eventuale stato di malattia.

La piramide alimentare è il simbolo rappresentativo della dieta mediterranea dove alla base troviamo gli alimenti da consumare con maggior frequenza e salendo 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

SUGGERIMENTI

·        2PREVEDERE PASTI PICCOLI E FREQUENTI: colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, merenda, cena, (eventuale spuntino serale in caso di cena incompleta).

·       Ai pasti principali (colazione, pranzo e cena) prevedere i tre nutrienti fondamentali: CARBOIDRATI sotto forma di primo piatto o di pane o di patate, PROTEINE con il secondo piatto (carne o pesce o uova o formaggi o legumi) e VITAMINE, SALI MINERALI E FIBRE con un contorno di ortaggi, crudi o cotti. Il tutto condito con olio extravergine di oliva possibilmente a crudo.

·       In caso di poco appetito è importante non saltare mai i pasti, ma, piuttosto, ridurne il volume. Potenziare lo spuntino successivo con i nutrienti/alimenti non inseriti al pasto principale.

·       AUMENTARE LA QUOTA DI ALIMENTI VEGETALI NELLA DIETA. Più frutta e verdura, più legumi in ogni pasto della giornata, utilizzandoli non solo come contorno, ma anche come ingredienti di primo e secondo piatto. Gli alimenti vegetali sono ricchissimi di vitamine e sali minerali e sostanze antiossidanti.

·       TENERE A MENTE LA REGOLA DEL 5: 5 porzioni di frutta e verdura variata e dei cinque colori fondamentali (bianco, rosso, arancio, verde, viola) per garantire l’apporto completo di vitamine e sali minerali.

·       CEREALI PREVALENTEMENTE INTEGRALI per la maggior ricchezza in fibra e in vitamine.

·       AUMENTARE IL CONSUMO DI PESCE.

·       CONSUMARE QUOTIDIANAMENTE UNA PICCOLA QUANTITÀ DI FRUTTA SECCA (es. 3 noci, 1 cucchiaio di mandorle).

·       SPEZIE ED ERBE AROMATICHE AL POSTO DEL SALE PER INSAPORIRE rappresentano un’ottima fonte anch’esse di vitamine e sali minerali diversi nonché di sostanze antiossidanti.

·       VARIARE L’ALIMENTAZIONE alternando e combinando diversamente tra loro i vari gruppi di alimenti per introdurre tutti i nutrienti e micronutrienti essenziali. La monotonia nella dieta comporta sempre la carenza di uno o più nutrienti/micronutrienti.

·       SEGUIRE LE CORRETTE NORME IGIENICHE per la manipolazione, preparazione e conservazione del cibo.

 

STRATEGIE PER LA PREPARAZIONE E SOMMINISTRAZIONE DEI PASTI 

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·  VARIARE SPESSO GLI ALIMENTI: la monotonia può causare carenze nutrizionali. In particolare va evitata la monotonia dei pasti serali, come le cene con pane e latte o formaggio/affettato e pane oppure solo una minestrina con formaggio. Questa tipologia di cena può essere un’eccezione ma non la regola.

·ALTERNARE LE FONTI PROTEICHE, prediligendo pesce, carni bianche e legumi.

I secondi piatti a base di carne possono essere preparati con salse semplici con verdure o pomodoro o latte o succo di agrumi in modo da mantenere morbidezza e appetibilità.

· INSERIRE DIVERSE FONTI DI FRUTTA E VERDURA, forniscono un buon apporto di vitamine e sostanze antiossidanti e apportano una buona quantità di liquidi. Inserire verdura sia a pranzo che a cena, utilizzandola anche come condimento per i primi piatti.

Consumare almeno 3 frutti al giorno.

· Prestare ATTENZIONE ALLA PRESENTAZIONE DEL PIATTO e all’accostamento dei colori, in modo da invogliare al consumo del cibo.

·PROPORRE PIATTI FACILI DA CONSUMARE MA APPETIBILI, per esempio di consistenza morbida o già tagliata (es. carne e pesce a bocconcini o straccetti; la frutta in macedonia …). Prestare particolare attenzione ai bocconi, che devono essere piccoli in modo da facilitare il più possibile la deglutizione.

· Prestare attenzione alla TEMPERATURA DEL PASTO, che non dovrà essere né troppo caldo né troppo freddo, per rendere le pietanze più gradevoli.

· NON ECCEDERE CON IL CONSUMO DI SALE E UTILIZZARE SEMPRE SALE IODATO: provare gusti nuovi utilizzando erbe, spezie, aceto, succo di limone che insaporiscono e permettono di ridurre il sale utilizzato.

 

IDRATAZIONE NELL’ANZIANO FRAGILE

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Altro elemento fondamentale da monitorare è l’idratazione: l’anziano tende a bere poco per una fisiologica diminuzione dello stimolo della sete. L’acqua interviene nello svolgimento di tutti i processi fisiologici e in tutte le reazioni biochimiche del nostro corpo ed è anche fondamentale per la termoregolazione, mantiene compatta la pelle e le mucose, agisce come ammortizzatore e lubrificante delle articolazioni.

L’anziano fragile con limitata autonomia è un soggetto ad alto rischio di disidratazione, condizione che peggiora la salute poiché può causare tromboembolie, aritmie cardiache, insufficienza renale, infezione e deliri, cadute e ulcere e può determinare un aumento della tossicità a farmaci.

 

 

 

 

 

 

UN ESEMPIO DI MENU’ GIORNALIERO

 COLAZIONE

  • Una tazza di latte o yogurt o bevanda vegetale, oppure una spremuta fresca di agrumi oppure o in aggiunta un tè o una tisana caldi
  • n.5 o 6 biscotti secchi o n. 4-5 frollini semplici o in alternativa n. 4-5 fette biscottate con marmellata oppure ancora pane con un velo di marmellata.

 SPUNTINO DI METÀ MATTINA E METÀ POMERIGGIO

  • Un pacchetto di cracker o grissini oppure taralli oppure un tè con n. 2-3 fette biscottate o biscotti oppure uno yogurt o un budino, oppure frutta secca oleosa (3 noci, 15-20 mandorle …).

  PRANZO E CENA

  • Un PRIMO PIATTO asciutto a base di cereali o derivati (80 g di pasta o riso o farro o orzo o farina di mais etc. oppure in sostituzione 100 g di pane) o in brodo con aggiunta di 30-50 di pastina o riso o altro cereale oppure 150-200 g patate (minestrone con pasta, passato di verdura con riso, minestrina con pasta).
  • Un SECONDO PIATTO alternando gli alimenti proteici (tra parentesi le porzioni di riferimento):

- Carne bianca 2 volte a settimana (100 g)

- Carne rossa 1 volta a settimana (100 g)

-  Pesce 2-3 volte a settimana (150 g)

- Legumi 2-3 volte a settimana (secchi 30-50 g freschi o gelo 90-150 g)

-  Formaggi freschi 2-3 volte a settimana (100 g)

- Uova 1-2 volte a settimana

-  Salumi 0-1 volta a settimana (50g)

  • Un CONTORNO di verdure fresche di stagione crude oppure cotte, condite con un cucchiaino di olio extravergine di oliva poco sale ed eventualmente aceto o limone secondo gusto personale.
  • Un PANINO (50 g)
  • Un FRUTTO fresco di stagione oppure una mousse di frutta o un frutto cotto al forno.
  • E’ possibile il consumo moderato di VINO ROSSO (un bicchiere a pasto)

In alternativa all’associazione primo e secondo piatto è possibile proporre un PIATTO UNICO ovvero condendo il primo piatto con un sugo di carne o pesce o legumi o formaggi o uova (es. pasta al ragù, riso bollito con pollo e spinaci, pasta con salmone, pasta ricotta e zucchine, pasta prosciutto e piselli, pasta e ceci, ecc.). Oppure accostando le patate (al vapore, al forno o in purea) al secondo piatto. Il pasto composto dal piatto unico si completa comunque con un contorno ed un frutto.

 ATTENZIONE!

In caso di difficoltà di masticazione, devono essere proposti alimenti soffici, ben cotti, tagliati in piccoli pezzi o tritati. Da frutta e verdura devono essere eliminati semi, le bucce, le parti filamentose parti o coriacee. Monitorare la presenza di disfagia per poter eventualmente modificare la consistenza del cibo e dei liquidi, prestando attenzione alle caratteristiche fisiche degli alimenti quali coesione, omogeneità, viscosità e dimensione del boccone.

STIMOLAZIONE COGNITIVA

Allenare il cervello è sicuramente il modo più divertente e facile per prevenire il declino cognitivo. La ricerca scientifica ha dimostrato che il rafforzamento della memoria e delle altre capacità cognitive può aiutare a ridurre il rischio di avere un declino cognitivo, prolungare l’indipendenza nella vita quotidiana e migliorare l’umore, il benessere e la qualità della vita negli anziani. Impegnarsi quotidianamente su ciò che più interessa o che fa parte degli hobby di una vita è alla base di questa stimolazione cognitiva: giovare a carte, fare cruciverba, leggere, fare puzzle, ecc.

SOCIALITA’

Le persone anziane sperimentano fattori di stress tipici dell’età avanzata, come ridotta mobilità, dolori cronici, fragilità, lutto di persone care e calo dello stato socio economico. Tutti questi aspetti possono causare isolamento, solitudine o disagio psicologico. Essere impegnati in attività sociali e continuare ad avere rapporti con persone significative è una regola per uno stato soddisfacente di vita. Andare ad un pranzo con amici e familiari non è solo una piacevole occasione, ma influenza positivamente lo stato di salute e di benessere. Frequentare luoghi e gruppi pensati per la persona anziana, fare il volontariato, iscriversi a dei corsi, frequenta la comunità locale; sono alcune delle attività che possono favorire, stimolare e mantenere la socialità.

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